Chi lo anima?

Silvana Sperati
Il suo è un percorso di studio e di lavoro caratterizzato da incontri eccezionali. Il primo indiscutibilmente fu quello con Bruno Munari che le permise di scoprire come quel particolare approccio educativo all’arte “funzionasse” meravigliosamente.
Da questo incontro nasce la voglia di approfondire e studiare. Con Bruno Munari si sviluppò un rapporto simile a quello che possiamo immaginare accadesse in una bottega rinascimentale, dove l’allievo provava, esplorava e andava poi dal Maestro a domandare se “andava bene”.
Questo lavoro, di continua prova e verifica, avvenuto anche nella scuola pubblica, è stato accompagnato da una puntuale impegno di scrittura, per oltre un decennio nelle “pagine della didattica” della rivista Infanzia diretta da Piero Bertolini. Di fatto Silvana è stata la prima a sperimentare il Metodo all’interno della scuola scegliendo proprio l’infanzia perché, come diceva Bruno, occorre iniziare dai più piccoli
Accanto alla sperimentazione, da subito nasce il desiderio divulgativo di “portare le cose dei bambini nel mondo dei grandi “. Anche in questo sforzo ha avuto accanto Bruno Munari con il quale ha progettato e realizzato due mostre che hanno presentato sperimentazioni e opere dei bambini: “I libri dei bambini” e “Fantasie di carta”.
Dopo decenni di sperimentazione e studio avvia un suo percorso di formatore operando per varie committenze. Si occupa, da più di trenta anni, di differenti tematiche, a partire da quelle più affini al mondo scolastico (relazione educativa, organizzazione degli spazi, accoglienza, curricoli, progettazione, creatività in classe, comunicazione, documentazione) fino ad approdare, anche per Associazione Bruno Munari (di cui è socia fondatrice e presidente), più specificatamente ai percorsi formativi e di ricerca inerenti al Metodo Bruno Munari per l’educazione del pensiero progettuale creativo.
Fonda nella metà degli anni Novanta, La Fattoria delle ginestre, un innovativo agriturismo culturale, che diventa punto d’incontro tra la tradizione agricola dei nonni – ed il loro amore per la terra – e l’attenzione ai processi della natura mutuati dalla ricerca munariana. Fattoria delle ginestre sarà tra le prime fattorie didattiche riconosciute da Regione Lombardia e sarà più volte premiata per la qualità del suo operare
Si occupa per oltre venti anni di progetti riferiti al “tempo libero” infantile all’interno di un quadro attento al “sistema formativo integrato” Ha responsabilità di formazione in diversi enti. Sviluppa un fertile rapporto di collaborazione con i già collaboratori di Jean Piaget, Donata Fabbri ed Alberto Munari, nell’ambito di ABM, accogliendone lo stimolo ad osservare e promuovere i processi di apprendimento.
Scrive Giocandoscoprendo (1996, Nuova Italia), Dire, fare, baciare (2006, Perdisa ed.), A che gioco giochiamo con B. Restelli (2008, Corraini), La collana didattica “Fare per crescere- Laboratori Metodo Munari “con Corriere della sera (2021) partecipa con contributi a Roma accoglie Bruno Munari: mettere in scena le variabili (2013, edizioni Fahrenheit 451), “Educare al pensiero creativo “Antonietti-Molteni ed. Erikson (2014).
I suoi saggi sulla didattica di Munari sono pubblicati nei cataloghi delle principali mostre dell’artista a Cittadella, Ancona, Roma, Madrid, Vimercate, Verona, Parma, Acqui Terme
Partecipa e poi coordina i laboratori in occasione delle iniziative dell’artista, fino all’ultima mostra che Munari realizzò a Milano, ed il cui titolo costituisce un progetto per il futuro: “Adulti e bambini in zone inesplorate”, presso la Società Umanitaria (2004).
È tra i progettisti e coordinatori dei laboratori Metodo Bruno Munari all’interno delle grandi mostre per il centenario della nascita dell’Artista: a Milano, alla Rotonda della Besana, e a Roma, all’Ara Pacis (2008-2009).
È tra i formatori nei due differenti corsi Master realizzati dall’Associazione Bruno Munari e poi nei percorsi di studio CAS (Certificate of Advanced Studies)
È tra i progettisti della mostra-gioco “Vietato non toccare: bambini a contatto con Bruno Munari” realizzata in collaborazione con Muba, Milano
Partecipa a numerose iniziative, anche europee, volte a sperimentare l’efficacia del Metodo Bruno Munari per migliorare la performance scolastica dei bambini. Porta i Laboratori Metodo Bruno Munari al Museo del 900 di Milano, nella Sala Fontana (2013) e in Expo Milano 2015 con l’istallazione interattiva “MU-ARI in Expo 2015”
Partecipa a trasmissioni televisive per NHK Tokyo sperimentando con i bambini giapponesi i laboratori munariani
Nel suo lavoro è motivata alla migliore divulgazione del modello di conoscenza che ci viene da Bruno Munari, anche collaborando nei suoi laboratori con team di giovani e stimolando la costruzione di “reti virtuose” dove possono ritrovarsi professionisti di varie aree.

